Crisi Economica 2019: Conseguenze per l’Economia Italiana, Europea e Mondiale

Arriverà una crisi economica 2019, ormai sembra una cosa quasi certa. L’amministratore delegato del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde sta suscitando allarme sulla salute dell’economia globale, affermando che la crescita internazionale potrebbe essersi stabilizzata.
Aggiornando questo articolo agli inizi del 2019, bisogna dire che abbiamo fatto bene a pubblicarlo: la crescita economica è entrata in stagnazione con un PIL inferiore all’1%.
Se poi questo si trasformerà in decrescita è difficile dirlo e – Noi tutti – speriamo di NO.
Cercheremo di aggiornare questo articolo in modo da fare una disamina di quello che potremo aspettarci in Italia ed in Europa.

Quello che però preoccupa molti analisti come quelli del New York Times è che questa crisi economica arriverà proprio dall’Italia.

I segnali ci sono tutti: dalla prevista diminuzione della crescita economica globale, alla mancata crescita dei mercati finanziari, che ormai è da Giugno che “vivacchiano” dopo 8 anni di crescita continua.

La voglia del Governo italiano di portare a compimento le promesse fatte in campagna elettorale. Promesse fatte da 2 partiti completamente diversi e che hanno programmi elettorali molto diversi a livello economico. Autarchico e in stile socialista quello del M5S ( reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, nazionalizzazioni)  e liberista ( ma autarchico)  quello della Lega . Queste contraddizioni ( essere sia autarchici che liberisti) non devono stupire, sono programmi elettorali che abbiamo visto in molte democrazie del Sudamerica, programmi fatti più che altro per ricevere consensi da parte dell’elettorato ma che poi non riescono a far sviluppare l’economia di una nazione anzi.

Come la crisi economica 2019 arriverà dall’Italia

La cosa è piuttosto semplice da capire, come ha suggerito il NYT.

  1. In questo clima di ‘stagnazione’, il programma economico del Governo italiano, arriva come quell’ulteriore peso che può far cadere la bascula della bilancia verso il segno meno.
  2. L’aumento del debito, con la mancanza della crescita del PIL, sta già facendo aumentare il Nostro spread.
  3. Le banche italiane sono molto esposte verso le obbligazioni di Stato italiane.
  4. le banche italiane perderanno una bella fetta della loro capitalizzazione di borsa proprio peer questo motivo ( è già successo questa settimana)
  5. Prima o dopo, questo influenzerà gli altri paesi limitrofi italiani che hanno rapporti con il Nostro sistema creditizio ( la Grecia ha già fatto sapere che questa ‘infezione’ è iniziata e molte sue banche già sono in difficoltà)
  6. A questo punto, anche altri istituti di credito a livello mondiale saranno influenzati, in quanto hanno rapporti ( investimenti) con banche italiane ed europee.
  7. Una volta che le banche hanno crisi di liquidità, non possono fare più prestiti come prima. Dovranno restringere i requisiti per prestiti e mutui, nonchè aumentare i tassi di interesse.
  8. La stretta creditizia influirà sullo sviluppo economico reale. Cioè si apriranno di meno nuove industrie, quelle che ci sono si espanderanno con più difficoltà.
  9. Questa fase di minore espansione porterà all’aumento di disoccupazione, calo dei consumi, ad una crisi economica insomma.
  10. Questo finchè l’economia non tornerà a crescere un’altra volta ed inizierà un nuovo ciclo economico.

Crisi economica globale dal 2019? Il parere di FMI

“Per la maggior parte dei paesi, è diventato più difficile mantenere la promessa di una maggiore prosperità, perché il clima economico globale sta iniziando a cambiare”, ha detto la signora Lagarde in un discorso a Washington lunedì.

La signora Lagarde ha detto che le previsioni economiche ufficiali del FMI, che verranno rilasciate la settimana prossima, “diventeranno meno brillanti” e che i fattori identificati come semplici rischi all’inizio dell’anno hanno cominciato a materializzarsi.

Le sue osservazioni danno un tono preoccupante agli incontri annuali del FMI, che si terranno questo mese in Indonesia, e riuniranno la maggior parte dei ministri delle finanze e delle banche centrali mondiali per valutare la salute e discutere le priorità per il sistema finanziario globale.

L’economia globale ha registrato una ripresa forte e sincronizzata nel 2017, con la maggior parte delle economie in accelerazione e nessuna nazione principale in recessione. Quest’anno ha avuto un inizio un po ‘più rock, con un certo numero di mercati emergenti che stanno affrontando turbolenze mentre il dollaro si è rafforzato e le loro valute sono diminuite. Quest’anno l’Argentina si è rivolta al Fondo monetario internazionale per un massiccio piano di salvataggio, e altri paesi, tra cui Turchia e Pakistan, sono stati sottoposti a uno sforzo acuto.

Ma la crescita complessiva era apparsa robusta all’inizio del 2018. Spinta dall’accelerazione della crescita nella più grande economia mondiale, gli Stati Uniti, le prospettive globali erano nel complesso rimaste abbastanza forti. Il mercato azionario statunitense ha raggiunto livelli elevati e molti indicatori di borsa globali hanno retto bene nonostante le turbolenze. Il Global Dow, una misura delle azioni blue chip internazionali, è sceso del 9% circa a gennaio e febbraio, ma da allora è aumentato del 4% circa.

Crisi Economica 2019 per il Fondo Monetario Internazionale

Crisi Economica 2019 per il Fondo Monetario Internazionale

Mentre le altre valute dei mercati emergenti, dall’Indonesia al Sud Africa, hanno anch’esse registrato cali difficili quest’anno, la maggior parte dei mercati emergenti ha evitato l’acuta crisi della Turchia e dell’Argentina.

Se la crisi si diffonde, come alcuni temono, il capitale potrebbe affluire dai mercati emergenti, ha avvertito Lagarde, affermando che gli economisti del FMI avevano stimato che i mercati emergenti potrebbero affrontare fino a $ 100 miliardi di deflussi di portafoglio. Negli ultimi anni, circa 240 miliardi di dollari all’anno sono confluiti in quei paesi, quindi un deflusso di $ 100 miliardi sarebbe stato un drammatico ribaltamento.

La signora Lagarde ha detto che un’altra preoccupazione crescente è che le minacce di imporre nuove restrizioni commerciali sono state effettuate in un certo numero di paesi, anche se recentemente gli Stati Uniti hanno fatto accordi commerciali nuovi con Messico e Canada.

“Una questione chiave è che la retorica si sta trasformando in una nuova realtà di barriere commerciali reali”, ha detto la signora Lagarde. “Questo fa male non solo al commercio in sé, ma anche agli investimenti e alla produzione mentre l’incertezza continua a salire”.

Ha detto che ci sono nuovi segnali di rallentamento nella zona euro e in Giappone, e che ci sono “indicatori di moderazione in Cina, che saranno esacerbati dalle dispute commerciali”.

La signora Lagarde ha evidenziato un altro malaugurio, secondo cui i paesi hanno continuato ad accumulare debiti, il che tende a prevedere una crescita più lenta negli anni a venire man mano che l’onere del servizio del debito aumenta. Il debito totale del settore privato ha raggiunto un “massimo storico di $ 182 trilioni”, ha detto la signora Lagarde, osservando che la cifra era superiore del 60% rispetto al 2007.

 

Correzioni e Amplificazioni di una crisi economica

Il Fondo Monetario Internazionale condurrà i suoi incontri annuali in Indonesia questo mese. Un titolo che accompagna una precedente versione di questo articolo afferma erroneamente che gli incontri si sarebbero tenuti il ​​mese prossimo.

Economia italiana ed eventuale crisi economica 2019 a livello globale

Se ci dove essere essere questa crisi ( in pratica non una vera e propria crisi ma uno stop alla crescita) l’economia italiana sarebbe una di quelle che ne farebbe le maggiori spese.

Le parole della Lagarde andrebbero prese molto sul serio dai politici italiani e andrebbero fatti aggiustamenti per poter reggere a questa ulteriore crisi – visto la Nostra economia nella stagnazione c’eravamo fino a 3 anni fa’.

Se è vero che le banche italiane hanno migliorato molto il loro profilo e la loro solidità finanziaria, è pur vero che ancora la Nostra industria stenta a ripartire.

Ci sono delle aziende di eccellenza che sono cresciute ed esportano ma abbiamo tutta una miriade di piccole aziende che stentano a rimanere aperte e che subirebbero una grave batosta da una battuta di arresto dell’economia.

Che dire poi degli investimenti improduttivi in pensioni Quota 100 e reddito di cittadinanza che vuole fare l’attuale Governo?

Tutti vorremo una manovra espansiva, quello che non vorremo è ritrovarci a pagare montagne di debito tra qualche anno. Come coniugare le due cose?

Ci vorrebbero investimenti produttivi, cioè che creino lavoro: istruzione, formazione, grandi opere per avere le spalle coperte per una eventuale crisi economica 2019.

Il fantomatico moltiplicatore infatti è inferiore a uno, come spiega questo professore di economia che ha insegnato in 6 Università diverse nel mondo.

Chissà.

 I CICLI ECONOMICI SPIEGATI BENE

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2 commenti

  1. non sono un grande esperto in economia ma lavoro ogni giorno nel settore dando un servizio che a volte non e’ pagato in giusta maniera, nel tempo libero frequento qualche locale e vedo cosa combinano certi gestori dei bar ad esempio vado a fare una ricarica del conto gioco vai fuori dalle scatole non ho tempo devo guardare la partita della juve, dopo in un’altro posto fanno i cretini con il cliente cercando di truffarli tutto questo e’ squallido poi dicono ho la crisi non ho lavoro .

    1. Sono d’accordo con Stefano, anzi se mi permetti ti darei un consiglio … da ciò che hai scritto si legge fra le righe che c’è una sorta di insoddisfazione nel lavoro che fai… quindi prendi le redini e gestisci TU la TUA VITA IN PROPRIO, perché … se un gestore o peggio, VARI gestori di attività posso permettersi di comportarsi così, un motivo dietro ci sarà, forse sarà il fatto di non avere nessun Capo che gli sta col fiato sul collo, forse si chiamerà davvero LIBERTA’ !! Apriti un’attività e inizia TU a gestirti come meglio credi, liberati dai vincoli e ricomincia a respirare l’OSSIGENO!
      GooLuck!

      Cari saluti
      Guido

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