Debito di un centesimo: moto sequestrata

Ha del paradossale il sequestro di una motocicletta (fermo amministrativo) per un piccolo debito, un debito di un centesimo, ma che ben ci fa capire come funziona il rapporto tra cittadino e Stato in fatto di tasse.

La vicenda, ormai su tutti i giornali, é accaduta a Catanzaro ad un signore che si chiama Orlando Parentela e riguarda la Tassa sui rifiuti.
Non si tratta nemmeno di un mancato pagamento, ma di un piccolo errore che questo contribuente ha fatto.

Il signor Parentela infatti ha pagato sì la tassa sui rifiuti, ma il comune si era sbagliato ed il suo versamento é stato di 0,01 euro in meno rispetto al totale, cioé 83,65 euro, invece che 83,68 euro.
L’ente comunale per i rifiuti, vedendo che gli importi non corrispondevano, ha iniziato le pratiche per riscuotere il dovuto.

Debito di un centesimo: moto sequestrata

Chissà quanto è costato portare avanti questa pratica?

  • chissà quanto è costato tra carte, comunicazioni tra uffici, spedizione di avvisi di pagamento, di solletici di pagamento e di fermo amministrativo del motoveicolo, per poter riscuotere questo centesimo di euro, tutte spese che – lo ricordiamo – devono essere sostenute dal debitore finale.
  • Non si poteva risolvere questo contenzioso solo con una semplice telefonata?

Il signor Parentala, da canto suo, l’ha presa abbastanza bene e al giornalista che lo ha intervistato ha detto che si scusa con l’amministrazione pubblica per questo suo errore e che pagherà il maltolto quanto prima.

Moto economiche:

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