Pensioni Anticipate: scontro nel Governo, novità esodati e opzione donna

Poche ore fa’ l’annuncio del Ministro dell’economia Padoan che una riforma che riguarda pensioni anticipate, esodati, salvaguardia e proroga opzione donna non é possibile in questa manovra di settembre, ma non é tutto perduto per questi lavoratori.
Ci sono lavoratori che hanno concluso il loro rapporto di lavoro dopo che l’azienda è andata in crisi e a cui aspettava una pensione, ma che ora non possono più riceverla perché – nel frattempo – la legge Fornero ha alzato l’età pensionabile, cioé gli esodati che praticamente – per legge – non hanno più un lavoro e che non hanno diritto alla pensione.
Cosa accadrà di questi lavoratori? In uno Stato di diritto, la pensione é un contratto tra due parti, in Italia è tra il lavoratore e lo Stato a cui vengono affidati i soldi per poi riprenderli con l’assegno pensionistico, é dunque dovere dello Stato occuparsi di ex lavoratori che ormai non possono più lavorare perché sono andati in pensione quando la loro azienda glielo ha permesso ma che una legge ha messo ‘fuori gioco’.
Che ne sarà di loro? Molti hanno preso delle buone uscite, altri hanno usufruito di ammortizzatori sociali quali la cassa integrazione e l’ASPI, ma poi?
Cosa ne sarà di loro?
Il Governo deve assolutamente farsi carico di queste persone, non può scaricare tutto sulle famiglie o sul volontariato o sulle mense della Caritas.

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Le promesse non mantenute del Governo Renzi:

In questi mesi, abbiamo sentito promesse su promesse, da:

  • Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan,
  • Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti,
  • Presidente dell’INPS Tito Boeri,
  • Presidente della Commissione del Lavoro Cesare Damiano,

tutti importanti dirigenti di Governo, che prendono dei lauti compensi per il loro mestiere, che hanno esposto i propri obiettivi per poter risolvere questi gravi problemi che affliggono migliaia di italiani, obiettivi che hanno fallito.
In una normale cultura democratica, le opposizioni dovrebbero chiedere a gran voce che questi politici devono: o rassegnare le dimissioni e/o uscire dal Governo, per portare avanti le proprie opinioni ed i propri obiettivi.

L’unico alto esponente del PD che non si è mai esposto e non ha mai fatto promesse a vanvera su una possibile riforma delle pensioni é stato il Presidente del Consiglio Renzi, che si é sempre defilato da questo tipo di argomento, ma questo non lo giustifica e non lo esonera dalle sue responsabilità.

Renzi ha solo detto al Congresso del PD questa estate, che una ritocco alle pensioni ci sarà, ma solo nel 2017.
Evidentemente lo scaltro fiorentino sapeva benissimo che non c’erano i soldi sufficienti per poter mettere mano ad una riforma pensioni, ma non è mai stato chiaro, indirettamente quindi anche Renzi che é a capo di questo Governo e che per mesi ha lasciato parlare i suoi collaboratori illudendo gli italiani dovrebbe dimettersi se fosse un politico serio.
Chi scommette con Noi che non si dimetterà e che – anzi – nemmeno prenderà in considerazione questo discorso o che se lo farà, chiuderà il tutto con una semplice battuta?

novità pensioni 2015

Novità pensioni anticipate opzione donna ed esodati, Salvini protesta:

Finalmente inizia a muoversi qualcosa a livello politico, la Lega Nord ha fatto una colorita protesta in aula ieri e anche lo stesso Salvini ha partecipato.

  • Opzione donna: la possibilità che c’era per le donne di andare in pensione anticipatamente a 57 anni di età e 37 anni di contributi sembra definitivamente andata, hanno fatto sapere che dal 31/12 di quest’anno non ci sono più fondi aiutare queste lavoratrici ad usufruire di questa opportunità.
  • Settima Salvaguardia Esodati: i 50.000 lavoratori di cui abbiamo ampiamente parlato sopra, non avranno ulteriori ammortizzatori sociali ad aiutarli.
  • Proteste ieri da parte di associazioni di lavoratori e sindacati, proteste che per la verità ci sono sembrate sottovoce. Chissà quando tutte le opposizioni insieme, ( pensiamo sopratutto al Movimento 5 Stelle, che ha più rappresentanti di tutti gli altri partiti di opposizione) non inizieranno con voce ferma a richiedere i diritti di questi cittadini che lo Stato italiano sembra intenzionato ad abbandonare.

1 commenti

  1. di chiacchere se ne sono fatte abbastanza e di buffoni ne abbiamo piene le tasche.
    esiste un solo modo per cambiare le cose. RIVOLUZIONE

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