Rimborsi Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza: come funzionano

C’è tempo fino al 15 marzo 2017 per richiedere i rimborsi di Veneto Banca ePopolare di Vicenza. In questo secondo caso l’istituto farà risarcimenti per 9 euro per azione comprata, un indennizzo di tutto rispetto.
Nel primo verrà riconosciuto il 15% del valore dell’azione all’atto dell’acquisto.
Il periodo di riferimento è il decennio dal primo gennaio 2007 al 31 dicembre 2016.

Rimborsi Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, quanti risparmiatori ne hanno diritto:

Coinvolti nell’operazione 169 mila soci, di cui 94 mila della Popolare e 75 mila di Veneto Banca. Si tratta dell’82% dei 207 mila azionisti. Sono disponibili oltre 600 milioni di euro. La proposta di transazione è scattata il 10 gennaio scorso e si concluderà a metà marzo prossimo. Tra i mesi di aprile e maggio l’azionista percepirà concretamente il rimborso. I rimborsi saranno esentasse essendo un indennizzo una tantum.

Risarcimenti Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca

I due istituti hanno tracciato un cammino che li porterà a fondersi in un’unica banca. Tutte e due le banche sono controllate del fondo Atlante che le possiede quasi per intero. I due istituti bancari hanno sottoposto l’Offerta di Transazione che punta a contenere il rischio di contenziosi legali, fare permanere i correntisti nel parco clientie ridare credibilità al brand sul mercato. La strategia finale è quella di ottenere capitale e diventare interessante per nuovi investitori. Si tratta di un piano d’azione che mira a consolidare i due istituti creando una banca unica più forte e competitiva.

Rimborsi Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza: come funzionano

Offerta di transizione

L’obiettivo è ambizioso e le due banche puntano a conseguirlo in un lasso di tempo ridotto e con un’adesione di almeno l’80% dei 169 mila soci che hanno diritto all’Offerta. Con l’adesione al piano, gli azionisti devono fare venire meno contenziosi giudiziari contro le due banche ma avranno il possesso delle azioni.
La proposta di transazione è stata inoltrata agli azionisti scelti in base a criteri sia soggettivi che oggettivi siano persone fisiche e famiglie, ma anche ditte personali, società di persone, associazioni.
Agli azionisti sta arrivando in queste ore una missiva al proprio domicilio. Sono stati tenuti fuori dalla proposta chi non è azionista dei due istituti, le società di capitali, gli investitori istituzionali, gli azionisti che hanno già attivato cause civili, chi è rimasto coinvolto in operazioni di capitale finanziato, soggetti che hanno rivestito o occupano ruoli chiave nei due gruppi.

Le proposte di rimborso

Nell’offerta sono contenute delle proposte commerciali di indennizzo.

  • Veneto Banca propone LineaPerTe con condizioni agevolate e rendimenti per dei prodotti come mutui residenziali, depositi vincolati econti correnti.
  • L’offerta commerciale della Popolare di Vicenzaha le stesse caratteristiche di quella di Veneto Banca.
Sono disponibili ulteriori 60 milioni per risarcimenti (30 per ognuna delle 2 banche) per fronteggiare condizioni estreme come coloro che hanno perso tutto o versano in una situazione di grave disagio economico. L’obiettivo è recuperare i clienti. Senza questo intervento le due banche non hanno la possibilità di richiedere capitale e di conseguenza non potranno apportare piani industriali e coperture sui crediti. Le due banche cercano in questo modo il benestare al piano di fusione da parte della Bce.

Incontri promozionali

L’offerta verrà diffusa con incontri promozionali ed una massiccia campagna di comunicazione. Con essa le due banche si giocano il loro futuro. Nel frattempo va avanti la predisposizione dei piani industriali e di fusione, la cui bozza sarà sottoposta all’istituto centrale europeo entro fine mese. Per la fusione si dovrà attendere qualche mese.

Conclusioni: l’offerta è un indennizzo

Si tratta di un indennizzo. Le azioni delle due banche ad oggi valgono 0,1 euro. Prima del tracollo avevano raggiunto un massimo di 40,75 per Veneto Banca e di 62,5 per la Popolare. Si tratta di una strategia per provare a mantenere la clientela. Lo scopo è porre un freno alla fuga avvenuta negli ultimi mesi. Gli analisti ritengono che la banca vicentina abbia lasciato per strada un terzo della raccolta diretta e indiretta. L’altra banca avrebbe superato il terzo di clienti persi.
Per incentivare i soci – clienti della banca, i due istituti proporranno condizioni vantaggiose per conti correnti e mutui. Al contempo i due istituti devono limitare i danni derivanti dalle azioni legali dei clienti. La somma destinata ai rimborsi sarà di 600 milioni provenienti anche dalle somme giunte dal fondo Atlante che ha fatto confluire 628 milioni a Veneto Banca e 310 milioni alla Popolare di Vicenza in vista di un prossimo aumento di capitale.

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