Pensioni: il blocco degli aumenti della legge Fornero non é valido

Il blocco dell’aumento dell’assegno pensionistico previsto dalla legge Fornero non é valido, lo ha deciso la Corte Costituzionale; cosa cambia per i pensionati?
Ora molti pensionati dovranno prendere dei soldi dallo Stato, soldi sicuramente non sono molti, ma che comunque arrivano ad un totale di 5 miliardi di euro, quindi sono una bella mazzata per il bilancio dello Stato, soldi che lo Stato dovrà – per forza di cose – dare ai pensionati che non hanno ricevuto l’aumento della pensione che gli spettava, o ai propri eredi in questi ultimi 2-3 anni.
La Corte costituzionale,  ha infatti dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 24, comma 25, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214.

Pensioni: il blocco degli aumenti della legge Fornero non é valido
Una simpatica immagine dell’ex-Ministro Fornero.

Non tutti i pensionati dovranno prendere risarcimenti dall’INPS:

In sostanza, chi è che doveva prendere un aumento e, non avendolo preso, dovrà ora avere un risarcimento dallo Stato?
Il blocco dell’adeguamento delle pensioni all’inflazione, era previsto solo alle pensioni superiori ai 1.400 euro lordi al mese ( di quel periodo); cioé a 3 volte la pensione minima.

Di quanto saranno i risarcimenti ai pensionati?

Scordatevi grandi cifre, l’inflazione é bassissima, grazie ad un euro forte, quindi si tratterà di pochi spiccioli, che tra l’altro spettano a pensionati che hanno giù una pensione più che dignitosa. Secondo alcuni conti fatti, le pensioni superiori a 1.400 euro al mese lorde, dovranno avere un risarcimento di circa 50-60 euro a testa, di più per le pensioni più alte.

Quando arriveranno i risarcimenti per i pensionati?

Dovranno essere gli enti erogatori, in accordo con le casse dello Stato a stabilire i modi e i tempi di questi risarcimenti per la bocciatura del blocco aumento pensioni deciso all’epoca dalla Fornero.

Le decisioni della Corte Costituzionale:

  1. dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 24, comma 25, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201.
  2.  dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 24, comma 25, del d.l. n. 201 del 2011.
  3. dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 24, comma 25, del d.l. n. 201 del 2011.

Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Collaboratore di varie testate, blog e siti in cui scrive approfondimenti di economia italiana, finanza, trading, politica ed economia internazionale, lavoro, fare impresa, marketing, rinnovabili, motori.

3 commenti

  1. LA MAGGIOR TRUFFA PERPETRATA SULLE PENSIONI E' STATA NON IL MANCATO ADEGUAMENTO MA LA PRESA IN GIRO CHE "ERA PER UN SOLO ANNO" MENTRE INVECE STA' ANCORA IN VIGORE DOPO 4 ANNI E NON SE NE VEDEVA LA FINE – POLITICA E POLITICI (TUTTI) VIGLIACCHI E PARASSITI

    1. Anche questo é vero.
      Ma non solo questo, hanno portato tanta confusione, se volevano fare dei tagli li avrebbero dovuti fare in modo semplice , chiaro e netto, senza star a far impazzire tutti

  2. I politici sarebbero tutti da rottamare diceva qualcuno ma poi non se ne è fatto più nulla.
    Ciò che ne penso io è che dovrebbero fare politica soltanto ed unicamente coloro che la
    amano e portano a termine come "VOLONTARIATO". Arriveremo a questo in un futuro
    non troppo lontano?

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