Dichiarazione dei Redditi precompilata e riforma del Catasto

Ci saranno grosse novità in ambito fiscale dal 2015, ce lo ha fatto sapere ieri il Ministro Maria Grazie Boschi, dopo la riunione del Consiglio dei Ministri.

In questa riunione si sono discusse alcune opportunità per semplificare la tassazione in Italia, un modo per far diventare ” Lo Stato amico “,  é questa la formula usata e che difficilmente però entrerà nell’uso comune dell’italiano medio, proprio perché la burocrazia è da sempre uno di quegli ostacoli che il cittadino italiano trova spesso insormontabili, insomma: il Governo Renzi si é dato una bella sfida da portare avanti, ma vediamo insieme quali dovrebbero essere queste piccole ma importanti riforme che aiuteranno a farci pagare le tasse:

Dichiarazione dei redditi precompilata

Dichiarazione dei Redditi precompilata e riforma del Catasto
Conferenza stampa dei ministri
Maria Elena Boschi e Marianna Madia
al termine del consiglio dei ministri (Ansa)

  • Dal 2015 dovrebbe arrivare a casa di 30 milioni di italiani ( cioé lavoratori dipendenti e pensionati) un Modello 730 precompilato, il cittadino non dovrà far altro che controllarlo, firmarlo e pagarlo. Nel caso ci siano degli errori, questi potranno essere corretti dallo stesso utente. Usando questo modello lo Stato eviterà anche delle eventuali verifiche fiscali.

Riforma del Catasto:

  • Già da anni se ne parla, e non solo in termini negativi: dal 2008, anno dell’inizio della crisi economica, il valore di beni immobili è diminuito, mentre il valore catastale è rimasto quello degli anni 2000 quando una vera e propria bolla immobiliare aveva infestato quasi tutto il territorio italiano, quindi un importante appuntamento per i proprietari di casa. Quello che dovrà fare il Governo Renzi sarà solo l’inizio di una modifica strutturale delle Agenzie del Territorio e di come dovranno svolgere il proprio lavoro.

Risarcimenti ai detenuti:

  • Questo decreto legge che tra poco il Governo partorirà porterà non poche polemiche. Si tratta di migliaia di risarcimenti che i detenuti italiani potranno richiedere allo Stato in quanto incarcerati in celle in cui lo spazio minimo per detenuto fosse stato inferiore a 3 metri quadrati, ‘spazio vitale’ decretato dalla Corte di Strasburgo. Probabilmente poterà non poche polemiche in quanto il 70% dei detenuti delle carceri italiane è straniero…

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